L’UE obbliga Apple a migliorare l’interoperabilità di iOS con gli accessori di terze parti
L’Unione Europea ha avviato un nuovo processo per stabilire regole chiare sull’interoperabilità dei dispositivi di terze parti, come smartwatch, cuffie e visori VR, con iPhone e iPad.
Secondo la comunicazione ufficiale, entro sei mesi la Commissione fornirà istruzioni dettagliate ad Apple su come integrare i dispositivi esterni con le funzionalità di iOS, come le notifiche e l’associazione dei dispositivi.
Queste direttive si basano sul Digital Markets Act (DMA), che richiede alle piattaforme “gatekeeper” come iOS e iPadOS di garantire l’interoperabilità con hardware di terze parti. Fino a oggi, le normative in questione erano state volutamente lasciate vaghe, ma con il nuovo processo di specificazione, l’UE intende delineare regole più concrete, adattate specificamente al caso Apple.
Apple sembra aver già fatto passi avanti in questa direzione, grazie al supporto introdotto in iOS 18 per un’esperienza di configurazione simile a quella degli AirPods per accessori di terze parti compatibili. Tuttavia, il nuovo processo della Commissione è il primo di questo tipo e, come ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per la politica della concorrenza dell’UE, mira a garantire la conformità di Apple attraverso un dialogo costruttivo.
Se la società non adotterà le modifiche richieste, potrebbe andare incontro a sanzioni e multe. L’azienda è già sotto indagine per presunte violazioni del Digital Markets Act in relazione all’App Store e ha già ricevuto una multa di 1,8 miliardi di euro in un caso separato legato alle restrizioni nel mercato dello streaming musicale.
In altre parole, prossimamente, uno smartwatch prodotto da altre aziende dovrebbe essere in grado di collegarsi all’iPhone e gestire le sue notifiche, incluse quelle per i messaggi. Lo stesso discorso sarà valido anche per altre tipologie di accessori come cuffie e visori.